ELSEWHERE / an escif new book

Después de varios meses de trabajo,…Podemos al fin anunciar la campaña de cofinanciación para la edición del nuevo libro de ESCIF. AYUDANOS A CONSEGUIRLO !

After several months working on… We can finally announce the crowfunding campaign for the edition of Escif new solo book. HELP US TO GET IT !

The plan is to print a first edition of 1000 copies, hard cover, 300 PAGES, sized 17,5 x 24 cm, full color in different papers and different textures.

El plan es editar una primera edición de 1000 copias, tapa dura, 300 PAGINAS, tamaño 17,5 x 24 cm, a todo color con diferentes papeles y diferentes texturas.

  

141. AL ESTILO DE PERET (slow wall, km 0 ) / Fanzara, España

AL ESTILO DE PERET / Fanzara, España.

Publicitar lo privado: le preguntamos a una familia cuales son los elementos del interior de su casa que le gustaría mostrarle a todo el mundo. ¿De que objetos se sienten más orgullosos?

PERET STYLE / Fanzara, España.
Private advertising: We asked a family about wich items from inside their homes they would like to show everyone. What objects are most proud of?
.

Slow wall, km 0: Composición realizada con elementos de próximidad a la pared intervenida. La escala de los objetos es 1/1. Los colores utilizados son colores que se encuentran en el contexto. La composición del dibujo es negociada previamente con los vecinos. La pared intervenida es respetada casi en su totalidad, preservando la memoria del lugar. Se huye de cualquier estilo manierista. La mano del artista es la de un artesano. La pintura puesta al servicio de la gente y no al revés.

Slow wall, Km 0: Composition made with elements found around the painted wall. The scale of the objects is 1/1. Colors used are chosen in the context. The composition of the drawing is previously negotiated with neighbors. The wall is almost respected, preserving the memory from the location. We avoid any Mannerist style. The artist hand is the hand of a craftsman. Painting in the service to people and not the opposite.

144. FREE GAZA (slow wall / km 0) / Aalborg, Denmark

Slow wall / Km 0 : Once located the related wall on the city map, we draw a circle 100 m around it, so we describe a working area. We spend one day walking and taking pictures on this area, drifting our imagination and intuition. The paint on the wall will be a composition that relates this experience.

Slow wall / Km 0 : Una vez localizada la pared en el mapa de la ciudad, dibujamos un circulo de 100m alrededor de ella, describiendo así un área de trabajo. Dedicamos un día a recorrer y a fotografiar el área delimitada, dejando volar nuestra imaginación e intuición. La pintura en el muro será una composición que retrate esta experiencia.

…the only political graffiti I could find in the walk…FREE GAZA!…danish lovers…at work!…kind of alien invasion… we saw many like this one….crazy legs is on the place! …waiting for something else….nice posters combination in the posters shop… What can this means? …esoteric manicure. So cute!

145. I SEDUTI (slow wall, km 0 ) / Sapri, Italia

The seated men ( los sentados )  / Sapri, Italia  (foto di Fabianno)

I Seduti – Arthur Rimbaud

Neri di cisti, butterati, gli occhi cerchiati di verde,
le dita gnoccolute rattrappite sul femore,
il sincipite cosparso di repellenti bozzi;
come le infiorescenze lebbrose dei muri vecchi,

hanno innestato in amori epilettici
la bizzarra ossatura agli scheletri neri
delle sedie; i loro piedi s’allacciano
a quei pioli rachitici, mattina e sera!

Questi vecchi si son sempre intrecciati alle lor sedie
sentendo i soli ardenti lucidargli la cute,
o, con l’occhio fisso al vetro dove fondono le nevi,
tremando col doloroso tremito del rospo.

E le Sedie usano loro dei favori: patinata
di bruno, la paglia cede ai lati delle reni;
l’anima dei vecchi soli si riaccende, racchiusa
in quelle trecce di spighe dove fermentava il grano.

Ed i Seduti, coi denti alle ginocchia, verdi pianisti,
tambulerrando colle dita sotto la sedia,
si ascoltano sciabordare tristi barcarole
e i loro testoni dondolano in un sentimentale abbandono.

– Non li fate alzare, per carità! È una tragedia…
Sorgono brontolando come gatti puniti,
aprendo le scapole lentamente e con rabbia;
i pantaloni sbuffano sui sederi rigonfi.

E poi li sentite picchiare le teste calve
sui muri scuri e strascicare i piedi,
i loro bottoni sono delle pupille selvatiche
che vi arpionano lo sguardo dal fondo dei corridoi!

Inoltre hanno una mano invisibile che uccide:
al ritorno il loro sguardo filtra il nero veleno
che offusca l’occhio mesto della cagna bastonata,
e voi sudate, stretti in un atroce imbuto.

Si risiedono, con i polsi che navigano negli sporchi polsini,
e pensano a chi li ha fatti alzare,
e, da mattina a sera, grappoli di bargigli
s’agitano da morire sotto i menti sparuti.

Quando l’austero sonno abbassa le loro visiere,
sognano, con la testa sul braccio, di fecondare sedie,
veri amorini di seggiole neonate
che circondino altere scrivanie.

Fiori d’inchiostro, sputando pollini a virgola,
li cullano, accoccolati sopra i calici
come un volo di libellule sull’orlo dei giaggioli.
– E il loro membro s’irrita con le spighe barbute.

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